Inverigo, non solo fiction

Inverigo è un paese in provincia di Como che ci è sempre piaciuto moltissimo. Spesso da ragazzi venivamo in moto qui (proprio Franco ed io) e giravamo con la nostra Super 8 filmini assolutamente amatoriali… con soggetti improbabili e improponibili (ne ricordo uno in particolare: Se fai una mossa ti scavo la fossa, gringo! Location: Inverigo, vi pare possibile?).
 
Nei tempi che furono, il luogo fu una delle mete di villeggiatura preferite dalla nobiltà e della borghesia milanese, per questo motivo si possono trovare ancora numerosi segni e tracce di un passato da protagonista.


Recentemente il paese è stato riscoperto grazie a una fiction televisiva.


Luoghi da considerare

(le foto sono tutte di Enrico C, tranne quella della tenuta di Pomelasca)

IL CASTELLO (900-1000)
Dimora dei Crivelli, signori di Inverigo ed importante famiglia milanese.
Il castello non è visitabile, ma lo si può vedere bene dall’alto percorrendo la scalinata de Il Gigante (sulla collina de La Rotonda) e dal viale dei Cipressi.
Da castello feudale è stato trasformato in villa dal famoso architetto neoclassico, di origine viennese, Leopold Pollack, la cui opera più importante è stata la Villa Reale a Milano (ma anche Villa Traversi a Meda è sua).
La seconda guerra mondiale portò la decadenza del castello contemporaneamente ai cambiamenti socio-economici di Inverigo e alla perdita del controllo della famiglia Crivelli.
Gli eredi del marchese Crivelli, come sembra avvenire di prassi, misero in vendita tutti i beni, senza concedere ai contadini il diritto di prelazione. A causa di un lungo abbandono, gli arredi, gli archivi e diverse strutture interne del castello sono andati perduti.
Ora pare che qualcuno abbia deciso di recuperare almeno la struttura, e salvarla quindi dall’abbandono e dall’incuria, per dividerla e frazionarla in modo da ricavarne appartamenti.

 

VILLA PEREGO (1738/1745)
Visitabile e affittabile per cerimonie, è stata progettata dall’architetto Piermarini (quello della Villa Reale di Monza e del Teatro alla Scala).
Ha ospitato sacro e profano: da capi di stato e di governo per un vertice UE (all’epoca di Craxi), a Matrioska, spettacolo di Antonio Ricci con Moana Pozzi, Sabina Guzzanti e altri comici.

 

VIALE DEI CIPRESSI (1664)
E’ il viale alberato, percorribile a piedi, che parte dalla collina de La Rotonda, attraversa il parco della villa Crivelli e discende fino al santuario di Santa Maria della Noce.
Il viale correrebbe anche fino all’Orrido di Inverigo e ad una piccola suggestiva chiesa: Sant’Andrea al Navello, se non fosse che il tratto dell’Orrido da anni non è accessibile.

 

L’ERCOLE
Sulla collina de La Rotonda si trova una statua di Ercole, detta “Il Gigante”, che fronteggia una irta scalinata. E’ anche l’inizio vero e proprio del Viale dei Cipressi.

L’ORRIDO
Nel comune di Inverigo esiste un Orrido utilizzato, negli anni del boom economico, da turisti provenienti da Milano e dalla Brianza, in cerca di un posto fresco dove poter fare picnic o scappare dalla calura.
L’Orrido è di fatto una gola scavata in profondità da alcune sorgenti che sgorgano in superficie e confluiscono in un torrente, il Navello, affluente del Lambro.
Oggi purtroppo l’Orrido, in stato di triste abbandono, non è visitabile se non in occasioni particolari: l’intera zona è privata e recintata, quindi non accessibile al pubblico.

CHIESA DEL NAVELLO (XVI secolo)
L’edificio presenta al suo interno un interessante altare e affreschi di attribuzione incerta (Procaccini o Pellegrini). Tele anche di un allievo di Raffaello.

LA ROTONDA (1813): ne parleremo in un articolo a parte.


VILLA SORMANI (XVI secolo)
Ancora abitata, è dal 1786 di proprietà dei conti Sormani e visibile solo esternamente.
La tenuta comprende oltre la residenza Sormani, la cascina Teresa, una seconda cascina a valle (Maria?) e due edifici facenti parte dell’azienda agricola.
Villa Sormani è ancora abitata e visitabile solo esternamente (giardino e cascina).
Pare bella la Cappella dedicata alla Madonna (mai visitata).
Interessante è il parco che circonda la villa con un giardino all’italiana dalle pregiate piante esotiche.

 

LA FRAZIONE DI POMELASCA
In zona Pomelasca si trova il complesso di villa Sormani composto, oltre che dall’edificio di residenza nobiliare, dalla cascina Teresa, da due fabbricati dell’azienda agricola e da un’altra cascina.
Nel 1952 venne costruita, presso la bramantesca Cappella della Madonnina di Pomelasca, una suggestiva chiesetta nello stile romanico-lombardo. Il minuscolo campanile reca una campana storica: suonò nel giorno in cui il conte Paolo Sormani prese possesso del feudo.
La villa e il parco Sormani sono stati sottoposti a vincolo monumentale il 28 aprile 1986.
Di fronte all’entrata della villa, la zona boschiva e la piana su cui sorge, a qualcuno ha ricordato i territori dove Tolkien ha ambientato la sua famosissima saga… Il posto effettivamente cela una sorpresa… anche se non per primi, e solo per caso, l’abbiamo scoperta e vorremmo parlarne presto in un capitolo a parte.



 

SANTA MARIA DELLA NOCE (XVI-XVII)
Santuario costruito a partire dal 1519 sul luogo in cui, secondo una leggenda popolare, sarebbe avvenuta pochi anni prima un’apparizione: la Madonna avrebbe protetto e soccorso due fanciulli che si erano smarriti nel bosco (intorno al 1500) apparendo loro sopra un noce, con in braccio il Bambin Gesù, portandoli in salvo.
Nel corso del ‘600, grazie al sostegno economico della famiglia Crivelli, i feudatari di Inverigo, il santuario acquistò la sua forma attuale. La chiesa ospita manufatti di grande valore.
E’ una delle tappe del percorso del Cammino di Sant’Agostino che vuole collegare 25 santuari mariani presenti sul territorio brianzolo.
All’esterno si trovano i portici del mercato ancora oggi utilizzati per manifestazioni ed eventi.

3 thoughts on “Inverigo, non solo fiction

  1. SALVE, per vent’anni, dal 1955, passavo tre mesi all’anno nella casa che mio nonno possedeva ad Inverigo (La Villa dei Nani in via del Pescherino) e andavo all’Orrido almeno 4-5 volte tutti gli anni, prima con mio nonno e poi da solo: UN POSTO MAGICO !!! mi è rimasto nel cuore. E al Gigante? quasi tutti i giorni, attraversando i prati, al di sopra della casa !!! L’UNICO POSTO CHE RIMPIANGO ma forse questo settembre riuscirò a rivisitare l’Orrido con la visita guidata (anche se mi piacerebbe rivederlo tutto solo per godermelo veramente).

    • Tutto sommato Inverigo è cambiato poco, anzi. Ti auguriamo di ritrovare le stesse atmosfere di allora. Sappiamo quanto sia importante avere “i propri luoghi del cuore e della memoria”.

    • Tutto sommato Inverigo è cambiato poco, anzi. Ti auguriamo di ritrovare le stesse atmosfere di allora. Sappiamo quanto sia importante avere “i propri luoghi del cuore e della memoria”. Auguri!

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