CASTELLO DI CARIMATE (SCOZIA!) E DINTORNI

Ricordo ancora quando Carimate veniva associato ai musicisti che andavano ad incidere nel castello i propri dischi (erano LP allora).
Si parla dei Pooh, De André, Dalla, Venditti. E poi ancora Pino Daniele, Alice, Patty Pravo, Eugenio Finardi, Riccardo Cocciante e molti altri. Zia Ste sembra che abbia incontrato personalmente (senza riconoscerlo) Paul Young.
Qualcuno giura che ci siano stati anche i Pink Floyd. Immaginatevi Roger Waters che va dal panettiere di Carimate e gli chiede una rosetta perché gli è venuta fame… o De André in astinenza da “bionde” (cosa probabilissima) che si presenta dal tabacchino e si fa pure un “Gratta e vinci”… (non è possibile?… solo perché allora non esistevano i “Gratta e vinci”?).

Eravamo a metà degli anni Settanta e quelli erano gli Stone Castle Studios.

Così cita Wikipedia: “L’idea di aprire dei nuovi studi di registrazione con apparecchiature all’avanguardia venne ad Antonio Casetta, celebre discografico della Bluebell e della Produttori Associati, tra gli artefici del successo di Fabrizio De André, con l’intento di realizzare una struttura che consentisse agli artisti, ai musicisti ed ai tecnici di vivere a stretto contatto in un ambiente isolato per dedicarsi alla realizzazione dei dischi in maniera totale, senza vincoli di orario”.

 



IL CASTELLO DI CARIMATE
Trasformato in hotel nel 1990, il castello di Carimate, dalla grande struttura a quadrilatero, risente fortemente del restauro (1874) in stile neogotico, voluto dai Gonzaga. La voglia era di ottenere una precisa ricostruzione del monumento nella sua più “documentata evidenza storica”, con alcune libertà artistiche di stampo neogotico-neoromanico. Tutto ciò ha contribuito a rendere la struttura del castello un’inconsueta, ma sempre affascinante, mescolanza di stili. Uno strano castello medievale ripensato in stile Eclettico?

 



Noi ci siamo stati in occasione di una delle famose giornate del FAI, una giornata piovosa e buia che non ci ha permesso di produrre foto decenti degli interni.
E anche dagli esterni sono uscite immagini che fanno pensare più alla Scozia che alla Brianza. Ad Edimburgo piuttosto che a Cantù/Carimate.

 



Vicino al castello, bello il borgo, esclusivi il centro residenziale e il famoso golf, importante il Santuario della Madonna dell’Albero, soprattutto per l’affresco nell’abside (ne parliamo in coda).

Nella campagna attigua al castello (Parco della Brughiera Briantea), una serie di possibili giri permettono di affrontare interessanti passeggiate in piano. Un link porta direttamente a due percorsi che, segnalati come n.10 e n.11, prendono in considerazione Carimate (http://www.parcobrughiera.it/index.php?section=fruizione&page=sentieri&pagen=1&lang=it).

 

 

Accanto al castello

SANTUARIO DELLA MADONNA DELL’ALBERO

 

Secondo la tradizione, intorno al 1517, in zona Carimate si manifestò la Madonna ad alcuni contadini e fanciulli per annunciare la fine della carestia. Per celebrare questa apparizione è stato edificato il Santuario della Madonna dell’Albero. Nella foto l’interno con l’affresco dedicato al fatto miracoloso.

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