DOMENICA DAL GUERCIO, PASSANDO PRIMA DAL BARZAGHINO, ATTRAVERSO UN ANTICO BOSCO DI PIOPPI E BETULLE

Domenica, giornata di solicchio. Decidiamo comunque di passeggiare. Qualcosa di non molto impegnativo, pensiamo, magari vicino casa. Siamo in quattro e ci salta in mente, come meta, l’area della Fontana del Guercio, mitico posto frequentatissimo da passeggiatori con cane al seguito (ne abbiamo incontrati diversi), podisti con fregole olimpiche e qualche papà che sta insegnando al figlio a cadere in bici.
La Riserva Regionale della Fontana del Guercio è completamente all’interno del comune di Carugo. Il luogo è da segnalare soprattutto dal punto di vista idrogeologico, vista la presenza di 14 sorgenti, i fontanili, usati probabilmente sin dai tempi dei Celti. Cercando bene, nella zona, si trovano spesso anche resti di strade romane.

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Vogliamo raggiungere la nostra meta, però, percorrendo prima la parte segnalata sulla mappa come sentiero n. 14, quello che attraversando una parte del Parco della Brughiera Briantea (da Carugo a Brenna, attraverso un antico bosco di pioppi e betulle) che sbuca nell’area del mitico Il Barzaghino, famoso (per quelli del posto) ristorante/trattoria con simpatico spazio all’aperto, prezzi onesti, vino traditore e maturi giocatori di Scopa.
Per cui ci si sente di suggerire: passeggiata da Carugo a Brenna (un’oretta), pranzo a Il Barzaghino (costine, salamelle, cazzoeula, polenta taragna, ecc, anche da asporto!), Brenna – Carugo – Fontana del Guercio (un’oretta e mezza).

Il nostro percorso: Carugo – Brenna – Fontana del Guercio – Carugo
Partenza: parcheggio campo sportivo
Distanza in piano: 11,5 km
Tempo totale: ore 2:45
Difficoltà: facile
Altitudine minima: 254 m
Altitudine massima: 362 m
(dati Easy Trails)
Voto:***1/2

 

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Iniziamo la passeggiata lasciando l’auto al parcheggio del campo sportivo di Carugo e, tenendolo sulla sinistra, raggiungiamo una rotonda e un sottopasso, che ci permette di superare la provinciale per Novedrate. Non fatevi intimorire dalle allegre donnine sedute sulle sedie nei pressi del cavalcavia, non vendono profumi, ma sono innocue e contribuiscono a fare colore. Passato il cavalcavia prendiamo la strada per cascina Gattedo e superata la cascina troviamo il primo grande cartello segnalatore (vedere foto) che ci indica il percorso n. 14. Lo seguiamo senza timore: ci porta dopo tre/quattro km ad incontrare Il Barzaghino/Brenna.


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Paolo B, l’exploratore musicista

Arrivati alla trattoria (sembra quasi che ci abbiano pagato per tutta questa réclame, ma Il Barzaghino non è l’ombelico del mondo, è solo un comodo riferimento) percorriamo per un breve tratto la strada provinciale che scende in direzione di Brenna e, al secondo cartello indicatore che troviamo (lasciamo perdere il primo), giriamo per la strada sterrata che rientra del bosco. Guadato più volte il torrente che non c’è (era in secca durante l’escursione), dopo una quarantina di minuti arriviamo ad una piccola diga che coincide, più o meno, con l’imbocco di via Fontana del Guercio che vale la pena di percorrere: si potrà attraversare una natura piacevolissima e raggiungere, così, una delle mitiche sorgenti presenti in questa parte del territorio del Parco della Brughiera Briantea, un ambiente dal grande passato che funge da polmone per la Brianza.

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Per saperne di più, questo servizio del TGR, al link https://www.youtube.com/watch?v=R-vbuC4-YBU



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