NIENTE ERNIA PER I PIANI D’ERNA

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Domenica di Dicembre, uscita con Franco. Era un po’ che non passeggiavamo insieme.

Lungo la strada, insolitamente frequentata per i nostri standard, escursionisti esperti e meno esperti, passeggiatori occasionali, tutti rigorosamente attrezzati di bastoncini. Solo noi ne eravamo sprovvisti. Franco tiene i suoi bastoni rigorosamente imballati a casa. Ne ha diverse paia e mi chiedo spesso a cosa possano servire se stanno sempre nel cellophane. Io non li ho mai posseduti, ma mi rendo conto della comodità e utilità: aiutano a muovere tutti i muscoli del corpo, a dare stabilità e a salire più facilmente.

Una delle cose che ci hanno sorpreso, durante l’ascensione, è stata la quantità di canini felici (con annesso padrone) incontrati lungo il tragitto.

Siamo ai Piani d’Erna, o meglio, la partenza dell’escursione è dal piazzale della funivia che porta ai piani d’Erna, obiettivo il rifugio dedicato ad Antonio Stoppani, sacerdote, geologo e paleontologo, nato a Lecco nel 1824.

 

 


Partenza: sentiero che inizia dal piazzale della funivia (c’è un cartellone giallo che segnala la strada)

Distanza in piano:  6 km circa


Tempo totale: 60 mn. andata – 50 mn. ritorno

(dati Easy Trails) 


Voto:***** – panorama *****

 

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Il piazzale della funivia

 

L’escursione è semplice, ideale per le famiglie con bambini o semplicemente adatta a chi vuol camminare per non più di un paio d’ore (tra andata e ritorno), si snoda lungo una mulattiera acciottolata fino al Rifugio Stoppani, ai piedi del Resegone e delle Prealpi lecchesi.

 

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Lungo l’ascesa, zona Versasio, si incontra la chiesetta dedicata alla Madonna del Resegone, una sorta di memoriale

 

Attraverso il sentiero segnalato come n.1 – o dalle indicazioni che portano al Rifugio Stoppani – si può ammirare un meraviglioso panorama su Lecco e sul suo lago. Durante la bella stagione il rifugio è aperto ogni giorno, con servizio di ristorazione, bar e pernottamento; da metà settembre a metà giugno apre solo il mercoledì e nel fine settimana. Da qui si può continuare per escursioni più lunghe che portano a raggiungere la cima del Resegone.

 

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Alternativa è raggiungere i Piani d’Erna in funivia e scendere al rifugio. Forse in una ventina di minuti, o così ci è stato riferito.

 

La descrizione del rifugio sul suo sito ufficiale:

“(…) un luogo in cui trascorrere tranquille giornate immersi nel verde di un ambiente naturale che è, nello stesso tempo, vicino e lontano alla città: vicino perché lo si può raggiungere in brevissimo tempo da Lecco, lontano perché qui si può respirare l’aria genuina di un momento di distensione e divertimento in buona compagnia, guardando dall’alto la pianura e la città che, con lo stress e la confusione, sembrano stare ad anni luce di distanza! “

 

Nessun problema per arrivare. Tutto facile, poi, se preso con calma. Insomma, niente ernia per i piani d’Erna.

 

 

 

 

One thought on “NIENTE ERNIA PER I PIANI D’ERNA

  1. Bisogna stare attenti perché noi con bambini e nonna al seguito abbiamo trovato la prima parte della discesa dall’arrivo della funivia fino al rifugio stoppani molto molto impegnativa (più di due ore!! di sentiero molto accidentato, scivoloso, con sassi…) bel panorama ma non farlo con bambini piccoli. Dal rifugio al parcheggio della funivia la discesa prosegue più agevole

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