OLTRELACLASSE racconta La Rotonda di Inverigo

Recentemente abbiamo “explorato” Inverigo postando una passeggiata. Verso la fine del percorso siamo passati davanti alla famosa villa detta La Rotonda…

 


LA ROTONDA
Realizzata tra il 1813 e la metà circa del successivo decennio, si trova sul più alto colle di Inverigo ed è stata progettata dall’architetto Luigi Cagnola, che secondo una leggenda si sarebbe tolto la vita dopo essersi reso conto di alcuni gravi errori nella costruzione dell’edificio.
All’interno: un salone decorato da stucchi e un interessante scalone.
La Rotonda è così denominata per la caratteristica cupola che sormonta un colonnato ionico. La facciata posteriore del palazzo è detta “loggia dei Giganti” perché composta da 6 sculture/cariatidi.
La villa, dopo la Seconda Guerra Mondiale, fu affidata a Don Carlo Gnocchi, recentemente beatificato. Il sacerdote la utilizzò per dare ospitalità e assistenza ai bambini mutilati dalla guerra.
Oggi è un importante centro di cura per persone disabili. Contattando la proprietà si può visitare l’edificio.

 

 

Questa la descrizione ufficiosa ed ufficiale della villa… ma indagando, esplorando, girando per il web in cerca di informazioni su La Rotonda, ci siamo imbattuti in un bel sito realizzato col contributo di due maestre della scuola primaria di Inverigo. Qui è stato interessante vedere come un gruppo di ragazzini, dopo aver visitato la villa, abbia raccontato in modo personale l’esperienza.

E’ col consenso di chi ha realizzato il sito che riprendiamo e riproponiamo parte di questo lavoro scolastico, invitando chi legge a visitarne il suddetto sito per una più completa informazione.

 

 

SULLA ROTONDA DI INVERIGO
dal sito www.oltrelaclasse.it

Si visita perché è maestosa e dentro è tutta da scoprire, piena di oggetti curiosi.

Ci puoi andare se sei malato e ti curano, oppure vai a visitare chi sta male.

Per entrare bisogna chiedere il permesso e non tutto si può visitare perché non è un luogo pubblico.

Se sali sulla cupola vedi il Monte Rosa e tutta la Brianza.

La villa è costruita sul colle più alto di Inverigo, siamo a 376 metri di altitudine. Che panorama ti puoi godere!!!

Quando siamo saliti io ho contato almeno 115 gradini, salire fino su è emozionante. In alto l’aria sembra più fresca e a me piace guardare giù.

Gli alberi sono altissimi e ci vogliono 7 bambini per abbracciarli: sono bellissimi da vedere.

Il salone centrale, quello della cupola, ha rosoni applicati che ti affascinano sembrano dipinti… ma… forse… lo sono davvero?  No! Sono in rilievo e devono essere pesanti perché sono in ghisa.

Io ho pensato che in quel salone, un tempo, ci ballavano le dame dai lunghi vestiti. Ora però  sembra di stare in un tempio.

Alla Rotonda ci puoi andare per riposare nel prato, respirare bene e inventare una poesia, come sembra abbia fatto il poeta Ugo Foscolo.

La villa della Rotonda è bella in tutte le sue facciate, che sono davvero diverse tra loro e poi è forse il monumento più caratteristico di Inverigo.

Da una parte ci sono delle statue gigantesche che ho sentito chiamare sia cariatidi sia telamoni e che sostengono la balconata che guarda sulla valle del Lambro.

Se giri dall’altra parte invece ti sembra di essere nel mondo antico, con tutte quelle enormi colonne!

Secondo me è un posto romantico e va bene per studiare le stelle. Bisogna andarci per forza a visitarla: è splendida!

Il giardino è favoloso… peccato che è privato perché io vorrei andar lì a giocare tutti i giorni.

Stare lì fa provare tantissime emozioni; nel prato dietro alla villa, che ha tanti alberi giganteschi tutti attorno,  ti senti protetto e immerso nella natura perché, anche se il giardino è opera dell’uomo, è tanto immenso che sembra si sia formato da solo.

Tanto tempo fa mia nonna è nata alla Rotonda e mi aveva raccontato che vicino alla villa c’era una cascina con tantissimi animali; c’erano anche le stalle con tante mucche e un toro.

La costruzione della Rotonda è finita nel diciannovesimo secolo; l’ha progettata per sé l’architetto Luigi Cagnola.

Dopo la seconda guerra mondiale Don Carlo Gnocchi l’acquistò e vi accolse i “mutilatini”, bambini che davvero avevano bisogno di cure e aiuto. Anche adesso la Villa ospita ed educa bambini che hanno grosse difficoltà di salute.

Io consiglierei a tutti di andare alla Rotonda, magari a fare un passeggino di sera come faccio io con la mia mamma e il mio papà; non si può entrare, ma è comunque un posto magico, con una pineta scura e un sentiero che arriva fino al Gigante da dove poi si può scendere dalla scalinata del viale dei cipressi e gironzolare per  il centro di Inverigo.

 

La Rotonda (foto Enrico C)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *