Sopra: una domenica “qualsiasi” al Ghisallo, sotto: la chiesetta patrona dei ciclisti durante le riprese del video degli “exploratori” (ripresa poi tagliata)
Particolari trofei a un chilometro da Magreglio. Sulla strada per Bellagio si arriva al Ghisallo (754 metri d’altezza), dove molto spesso sono passate le carovane del giro d’Italia. Nel piccolo santuario dedicato alla Madonna del Ghisallo, patrona dei ciclisti, si possono trovare biciclette e maglie dei vari campioni, offerte per ringraziamento.
Accanto alla chiesa il Museo del ciclismo, luogo per appassionati con interessanti cimeli. Nel museo sono esposte bici di varie epoche con la loro evoluzione. Interessante raccolta di maglie gialle.
Il museo del ciclismo e il terrazzo, accanto anche al piazzale della chiesetta, da dove si può godere un’impagabile vista sul lago di Como
LA LEGGENDA: MADONNINA ANTIFURTO
La piccola chiesa della Madonna del Ghisallo era in tempi remoti solo un sacello e avrebbe preso nome dal suo costruttore. Si trattava di un certo conte Ghisallo — racconta la leggenda — il quale viaggiava spesso per affari e una notte era seguito, troppo da vicino per i suoi gusti, da alcuni figuri. Non ci voleva molto per capire che si trattava di ladri, forse di tagliagole, che avevano fiutato un pingue bottino. Terrorizzato il conte si rifugiò nel sacello e chiese aiuto alla divina Salvatrice. La leggenda non racconta chiaramente come, ma il conte venne esaudito. Per ringraziamento eresse la chiesa.
(da Segreti e Misteri della Brianza, Sugar Editore 1970)