Domenica con Franco, obiettivo Montorfano, in una bella giornata di un fine, caldo, agosto.
Abbiamo scelto questo giro un po’ perché passandoci in auto ci è sempre sembrato naturalisticamente interessante, un po’ per il giro che sulla carta sembrava essere piacevole e poco impegnativo. Insomma: poco più di camminata, tanto per poter essere a posto con la coscienza gonfia di pinte di birra tedesca consumata durante l’ultimo viaggio vacanziero.
Percorso: ad anello intorno al lago di Montorfano
Partenza: parcheggio davanti al Lido di Montorfano
Distanza in piano: 4 km ca (solo anello). Nella mappa sono evidenziate sia l’ascesa per scattare la foto panoramica del lago, sia la visita alla piazza e al municipio del paese
Tempo: 50/60 min (solo anello del lago)
(dati Easy Trails)
Voto:**** – panorama ****
Il lago di Montorfano (CO) tocca il comune omonimo e si trova all’interno della Riserva Regionale Lago di Montorfano.
Il paese prende il nome dal Monte Orfano (554 metri) che sta alle sue spalle.
La sovrastante altura è coperta da una fitta vegetazione e vanta ancora visibili (visibili?) resti di un complesso fortificato del II° e III° secolo a.C. completamente abbandonati.
Ricordo che in una delle prime escursioni fatte ci siamo stati e abbiamo fatto fatica a trovarli. Certamente non brutto quel giro, che parte da centro paese, ma in effetti ci aspettavamo un po’ di più dai resti della fortificazione, posto che mio padre avrebbe liquidato con “tücc sass e anca metü malament”.
Posteggiata l’auto davanti al Lido di Montorfano (grande piazzale non asfaltato) abbiamo preso a camminare per la sterrata che circoscrive il lago, avendo cura di tenerlo sulla destra. Il giro ad anello è facile, l’itinerario semplice: basta seguire la strada sterrata (scarpe comode, specialmente per quando ci si avvicina al lago). Di segnalazioni ad un certo punto ce ne sono anche troppe. E confuse. Meglio l’orientamento visivo. Meglio anche quello di Franco, che porta occhiali da sempre, e pare non ci senta granché.
Lungo il percorso, altre segnalazioni portano a giri più impegnativi ed vi sono informazioni che non si capisce a cosa si riferiscano…
E’ un giro breve (adatto anche ai cani) che in circa 45 min, tra boschi e canneti, garantisce relax, ombra, tranquillità, scorci suggestivi e qualche chicca per chi ha la fortuna di incontrarla e poterla interpretare: ad esempio le ghiacciaie, segnalate anche dagli appositi cartelli. Anche questi resti di costruzioni che mio padre avrebbe comunque liquidato ancora con “tücc sass”.
La prima parte del giro sfiora il perimetro del Golf Club Villa D’Este, conosciutissimo e apprezzato centro sportivo. Proprio in questa zona si trovano le ghiacciaie. O meglio i cartelli che segnalano le ghiacciaie, visto la fatica che abbiamo fatto per individuarne una.
Una parte del percorso che costeggia il lago
Merita sicuramente una segnalazione il Lido, che, ricavato in un posto visivamente suggestivo, è discretamente frequentato nella bella stagione. Una bar, che offre anche qualcosa da mangiare, propone una quindicina di tavolini (rossi) che godono tutti di una bellissima vista sul lago.
Il prato verde del Lido (attrezzato) con bella vista sulla lago
Lungo il percorso ci si può fermare a Montorfano dove c’è una buona e simpatica pizzeria (dal servizio un po’ lento), ma soprattutto la chiesa Parrocchiale dedicata a San Giovanni Evangelista, a cui non avrei dato una lira, ma che pare risalire addirittura al 1044.
La piazza antistante l’edificio religioso ha un vago sapore cinquecentesco (ma proprio vago).
In definitiva bel giretto, perché di simpatico giretto si tratta, ma con tutto quel che serve, intorno ad un lago sicuramente sottovalutato.