Una passaggiata postata un po’ in ritardo, ma valida tutto l’anno. Foto Enrico C/GVMass
In cima al Monte Megna
Primo giorno dell’anno. E’ tradizione per noi “exploratori” passeggiare la mattina del primo gennaio, dedicando questo giorno ad un’escursione. Come dire? Quello che si fa il primo dell’anno, lo si ripeterà poi per tutto l’anno.
La meta viene sempre decisa il 31, a seconda del tempo e del protrarsi del cenone.
Quest’anno la scelta è caduta sul monte Megna, percorso poco conosciuto, ma che Enrico, giurandolo, avrebbe garantito come traguardo di grande fascino, estremamente semplice nell’ascesa. Pochi credono ancora alle “rassicuranti” parole di Enrico, ormai sfiduciato dopo alcune curiose e faticosissime esperienze con lui condivise. Comunque il percorso viene deciso: sarà quello che va dalla Conca di Crezzo (zona Barni/Lasnigo) alla cima del monte Megna.
1 gennaio. La giornata è proprio splendida, ma il freddo è pungente. La prima cosa che vediamo, una volta arrivati sul posto, è lo stagno della conca: gelato, ghiacciato. Un pensiero al letto, e alle coperte che sono state lasciate ancora calde, viene spontaneo.
Lo stagno ghiacciato della Conca di Crezzo
Siamo solo in tre, zia Ste, Enrico ed io (GVMass); Franco è rimasto a casa impegnato con la suocera, gli altri, troppo giovani, forse non sono ancora tornati dai festeggiamenti dell’Ultimo.
Percorso: ad anello
Partenza: parcheggio Conca di Crezzo
Distanza in piano: km 8
Tempo: 3:50
Altitudine partenza: 813 m
Altitudine massima: 1.054 m
(dati Easy Trails)
Voto:***** – panorama *****
Mappa © OpenStreetMap Contributors
Parcheggiamo l’auto vicino al monumento dedicato agli alpini, sulla strada che da Lasnigo porta alla Conca di Crezzo. Accanto al monumento un passaggio nella recinzione che dà su un sentiero ci indica che quello è l’inizio del percorso.
Teniamo la destra, seguendo il sentiero all’inizio in piano. Una segnaletica bianca e rossa ci porta, poco dopo, velocemente in quota.
Che siamo sulla strada giusta ce lo confermano le stazioni di una Via Crucis un po’ naif che ci accompagnerà fino alla cima del monte Megna. Non si può sbagliare.
Un trovante o masso erratico
Dalla cima, dove troneggia una scenografica croce in ferro installata nel 2000 in occasione del Giubileo, si gode uno splendido panorama che spazia sulla Conca di Crezzo, Lasnigo, la Valassina, la val Ravella, Canzo e il lago del Segrino.
Nelle giornate terse, si possono vedere addirittura la piana brianzola e Milano.
Zia Ste e GVMass
Sentiero facile, adatto anche ai bambini, forse un filino ripido per un post-cenone, ma con un traguardo assolutamente da non perdere. Quello che si trova in cima vale molto, ma molto di più di qualsiasi piccolo disagio.
Le tre croci del Monte Megna
Per ritornare sono diverse le possibilità: noi abbiamo scelto di seguire il cartello segnaletico che ci avrebbe portato alla Conca di Crezzo e allo stagno ghiacciato visto all’inizio, con il monumento dedicato agli alpini a poche centinaia di metri.
Il monte Megna è raggiungibile da diverse parti: Maisano di Valbrona, Visino e Lasnigo sono alcune di quelle conosciute.