LE TERRAZZE DI MONTEVECCHIA

“Quella delle terrazze di Montevecchia è tra le più belle posizioni della Brianza: uno spalto altissimo, un balcone che si erge, fuori dalle nebbie, e si affaccia dritto a sud; nelle giornate di vento si vede dalla Cisa al Monte Rosa.
(…) Alti monti la difendono dalle tramontane. Le brume, le nebbie, che salgono dalle pianure e dai laghi la sfiorano fruttuosamente: è chiaro, oramai, che il vino più delicato e squisito deriva sempre da uve mature al limite estremo delle condizioni climatiche…”.
Mario Soldati

 

 

10 settembre 2012
Percorso: Santuario Beata Vergine del Carmelo – Spiazzolo – Santuario Beata Vergine del Carmelo
Partenza: Montevecchia, parcheggio cimitero in via Belvedere (ma c’è un comodo parcheggio anche in via Donzelli)
Distanza in piano: circa 7 km
Tempo: 1:45 in movimento – 2:15 totale
Velocità media: c.a 3,3 km/h (informazione ambigua: ci siamo fermati spesso ad ammirare il panorama e Franco a declamare)
Altidudine massima: 512 m
Voto *****L



Proprio sul punto più alto della collina di Montevecchia sorge il santuario della Beata Vergine del Carmelo, di origini medievali, preceduto da una scalinata di ben centottanta (faticosi) gradini. Bellissima la via Crucis, che gira intorno all’edificio sacro e che casualmente abbiamo potuto visitare, visto che di regola sembra essere chiusa.

Documento esposto all’interno del Santuario

 

E’ da qui che in una mite giornata di settembre, Franco ed io, dopo essere passati anche attraverso la caratteristica piazzetta antistante al santuario, abbiamo proseguito per la strada asfaltata (via Alta Collina) che funge da dorsale della collina di Montevecchia, passando attraverso ville e angoli storici, trattorie e ristoranti (dove assaggiare i famosi formaggini della zona), terrazzamenti coltivati a vite, chiese, vendite di prodotti tipici, zone residenziali e punti panoramici da cui si può godere una vista da favola, grazie anche alla meravigliosa giornata che ci è capitata.

La collina di Montevecchia, la piazzetta e il Santuario sono tre elementi che, insieme, sono il simbolo della Brianza lecchese. Il belvedere per eccellenza da cui godere di un’eccezionale grandezza di veduta. Da su, guardando la piana, tutto sembra diverso. Da su, Franco, come spesso gli accade quando sale di altitudine e si emoziona, cita il famoso passo del Banco del Mutuo Soccorso declamandone i versi: “Da qui Messere si domina la valle, quel che si vede è, ma se l’imago è scarna al vostro occhio, scendiamo a rimirarla da più in basso e planeremo in un galoppo alato, entro il cratere ove gorgoglia il tempo”.

Ma forse qui questi versi assumono qualcosa di straordinariamente calzante: il colpo d’occhio abbraccia infatti uno scenario sorprendente che va dalla Cisa alle cime del Monte Rosa. E nelle giornate più limpide, “voci ben informate” mormorano che si possano vedere il Duomo di Milano e la Madonnina.

Ai piedi della scalinata del Santuario sta Villa Agnesi Albertoni che da sulla piazzetta e ha uno splendido parco.

Ma veniamo al semplicissimo, ma proprio per questo sorprendente, percorso (ovviamente va scelta una giornata limpida).
Lasciata l’auto accanto al cimitero sotto il Santuario, in via Belvedere, ci siamo diretti di buon passo (il solito ndr), senza possibilità di sbagliare strada (viste anche le chiare indicazioni) verso Spiazzolo, percorrendo via Alta Collina dove abbiamo inevitavilmente incontrato l’Oratorio di San Bernardo (XVI° secolo). Il nostro giro è terminato dove finisce la strada asfaltata: invece di entrare nel bosco, azione che ci avrebbe portato ad iniziare un altro interessantissimo giro – che avremmo poi scelto per la domenica successiva – siamo ritornati a ritroso attraverso il medesimo percorso.


Il complesso di San Bernardo

 

 

Di interesse:
Santuario della Beata Vergine del Carmelo
Borgo e piazzetta di Montevecchia
Panorama e meravigliosa vista
Terrazzamenti coltivati a vite
Complesso San Bernardo
Ristoranti e prodotti tipici

 



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