ELLERA TERRESTRE
[Glechoma hederacea]

Ellera o Edera terrestre, piccola, aromatica, invasiva, un po’ strega… appartiene alla famiglia delle mente (labiate) di cui vagamente ricorda il profumo. E’ però invadente e tappezzante come l’edera comune (hedera helix) che tutti conosciamo! Il suo fusto striscia lungo il terreno e da origine a due tipi di rami: quelli eretti che portano piccoli fiori violacei ad imbuto e labiati con macchie color malva sul labbro inferiore; sugli altri rami, invece, (detti stoloni), striscianti e radicati ai nodi, si sviluppano altre piantine che si possono utilizzare per riprodurne in gran quantità così come si fa per le fragole.

 

Cresce solitamente in zone ombrose, lungo i muri delle case, ma non disdegna anche luoghi più assolati.

In tempi passati veniva considerata in grado di sconfiggere la pazzia, per questo un po’ strega, ma anche utilizzata in certe notti particolari per aiutare a visualizzare le streghe!

I monaci invece ne coltivavano in gran quantità per curare qualsiasi tipo di ulcerazione delle pelle, soprattutto quelle causate dalla peste.

Ancora oggi è preziosa per curare le affezioni bronchiali, mal di gola e tosse di vario genere, sinusiti e ronzii alle orecchie, sottoforma di decotti da acquistare ed utilizzare dietro consiglio di esperti, così come noto ingrediente del rinomato tè svizzero.

Fino al XVIII° secolo veniva utilizzata, soprattutto in Gran Bretagna, per aromatizzare e chiarificare la birra al posto del luppolo, ma anche per una sua migliore conservazione.

Tutti possiamo utilizzarla per questo suo aroma tenue, che si può definire mentolato-speziato, per insaporire formaggi freschi (ottima con la ricotta), patate, insalate (bella e buona con le carote grattugiate) o per aggiungere aroma e colore a risotti e paste fresche.

 

Volete profumare vostra pelle? Provate a stropicciare e strofinare alcune foglie tra le mani… la sua fragranza non si volatizzerà facilmente, ma permarrà regalandovi una profumazione naturale!