LA CHIESA DI SANTA CROCE, MISSAGLIA

La Chiesa di Santa Croce è l’elemento centrale del nucleo abitato di Valle Santa Croce e sembra che sia stata fatta edificare da un cavaliere di ritorno da una crociata in Terra Santa (da qui la denominazione Santa Croce). Eretta sulle antiche rovine di un tempio pagano, come testimoniato da alcuni ritrovamenti, la struttura della chiesa permette di valutare l’epoca di costruzione dell’oratorio attorno alla fine del XII° sec. Numerosi sono i cenni sulla chiesetta ritrovati su diversi documenti nel corso dei secoli.

Particolarmente interessante un documento risalente al 1686  in cui viene riportato che i titoli della Chiesa sono affidati al conte Litta e all’abate Lorenzo Sormani: non solo si conferma la consuetudine di dividere, come nei secoli precedenti, il possesso della Chiesa in due chiericati, ma anche perché è il primo documento nel quale compare il nome della famiglia Sormani: il territorio di Valle Santa Croce era infatti passato a far parte nel 1648 del Feudo Sormani, i cui discendenti sono ancora oggi possessori della Chiesa.

Il documento del 1686 fornisce inoltre preziose informazioni sullo Stato e sulla configurazione della Chiesa.
La struttura aveva sempre mantenuto una configurazione con un corpo centrale a navata unica alla quale erano state aggiunte due cappelle che rimangono fino ad oggi parte integrante della struttura della Chiesa.
Un’importante opera di restauro avvenne fra il 1832 e il 1835 con il consolidamento del tetto, il rifacimento del le finestre, della pavimentazione e dell’altare.

Altre opere rilevanti di restauro vennero effettuate nel 1965 e oggi è possibile ammirarla com’era originariamente anche se vive una sorta di malinconico abbandono.

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